Un organo è prima di tutto uno strumento musicale, non solo opera d’arte e patrimonio culturale. Perché possa fornire il suo prezioso servizio, deve essere mantenuto in ottimo stato di conservazione tramite periodici interventi di controllo, pulizia e accordatura, come qualsiasi altro strumento musicale.
Che sia in una chiesa, in un conservatorio, in una sala da concerto o a casa, la “macchina” complessa e precisa, quale l’organo è, ha bisogno di cura, di piccoli accorgimenti e di un costante controllo.
Solo così sarà possibile mantenerlo sempre in perfetto stato di efficienza ed evitare di arrivare a dover intervenire più pesantemente, in termini di quantità e qualità del lavoro (e di conseguenza di spesa), una volta che il degrado fosse arrivato ad un punto tale da non poter più essere “curato” in modo ordinario.
È quindi cura dell’organista, o comunque del proprietario/responsabile dello strumento, contattare l’organaro in modo regolare, così da garantire la salute dello strumento e il suo buon uso.
È consigliabile che almeno una volta l’anno un organo sia controllato in tutte le sue parti (regolazione della meccanica, controllo delle stecche, dei mantici, di eventuali parti pneumatiche o elettriche) e ne sia ripristinata la perfetta accordatura.